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PREMIO NEW YORK DI POESIA: “ITALIANI PER IL FUTURO”

I PREMIATI ALLA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO NEW YORK DI POESIA “ITALIANI PER IL FUTURO”

La seconda edizione del Premio New York di Poesia “Italiani per il futuro” registra due importanti novità. Il Comitato organizzatore del Premio – composto dal Prof. Fabio Finotti, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, dal Prof. Anthony Julian Tamburri, Dean del John D. Calandra Institute della City University of New York, dal già Presidente del Castellammare del Golfo Social Club, Damiano Palazzolo, e dalla Vice Segretaria Generale del CGIE, Dott.ssa Silvana Mangione, che lo presiede – ha deciso di onorare la
memoria di due grandi poeti italoamericani, istituendo il “Premio di Poesia Joseph Tusiani” per componimenti particolarmente originali nell’uso della lingua e il “Premio di Poesia Robert Viscusi” per componimenti ispirati dal tema dell’emigrazione e della mobilità.

Questi due nuovi premi si aggiungono a quelli già assegnati nella prima edizione per le cinque sezioni già previste: per le poesie in italiano Categoria 1 fino a 12 anni di età; Categoria 2 dai 13 ai 19 anni; Categoria 3 dai 20 ai 35 anni; Categoria 4 dai 36 anni in su; per la Categoria 5, poesie in lingue vernacolari (dialetti).

Siamo lieti di annunciare che, oltre alla conferma del patrocinio dell’Ambasciata italiana negli Stati Uniti abbiamo ricevuto i riconoscimenti concessi da altri Comitati degli italiani all’estero eletti in USA che si sono uniti a quelli della prima edizione. Il Premio è ora sponsorizzato dai Com.It.Es. di Boston, Chicago, Houston, Los Angeles,
Miami, New York, San Francisco e Washington D.C.

Il testo completo del bando del Premio è allegato in italiano e in inglese.

Gli elaborati per tutte le categorie e per i due Premi speciali devono essere inviati entro il 31 gennaio 2024 al seguente indirizzo:

Premio Poesia New York
Istituto Italiano di Cultura
686 Park Avenue
New York, NY 10065

COMMEMORAZIONE DEL 67° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DI MARCINELLE

8 agosto 2023

Messaggio del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, Onorevole Antonio Tajani


Care Italiane e cari Italiani all’estero,
è con grande emozione che oggi commemoriamo la tragedia di Marcinelle, nel suo 67esimo anniversario.

In ricordo delle 262 vittime di 11 nazionalità diverse – e di cui 136 erano nostri connazionali – che persero la vita nell’incidente minerario.

È dal 2001 che l’8 agosto, nella data dell’anniversario di Marcinelle, si celebra anche la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”.

In questo spirito, ho voluto essere personalmente qui a Marcinelle, a nome del Governo, per portare omaggio ai milioni di italiani che vivono fuori dai confini nazionali e, in particolare, ai connazionali caduti sul lavoro, mentre contribuivano alla crescita economica, sociale e culturale dell’Italia e dei Paesi che li avevano accolti.

Questa triste ricorrenza mi tocca personalmente nel profondo: ho passato parte della mia infanzia all’estero ed ho trascorso diversi anni della mia carriera politica nelle Istituzioni europee. Più volte, negli anni scorsi, anche nella mia veste di Presidente del Parlamento Europeo, mi sono recato a Marcinelle.

Il Bois du Cazier è il luogo simbolo delle sofferenze e della fatica dei nostri connazionali. Il sacrificio di quei minatori ha contribuito a rafforzare la consapevolezza dell’importanza di assicurare adeguate garanzie e sicurezza sul lavoro.

Una data che il Governo italiano vuole sottolineare quest’anno in modo solenne. Abbiamo voluto rendere speciale la commemorazione di oggi con l’omaggio del sorvolo nei cieli di Marcinelle di due Tornado dell’Aeronautica Militare italiana, di cui ricorre il centenario.

Un modo per essere più vicini alle nostre comunità, una testimonianza di forte amicizia delle nostre Forze Armate che ogni giorno riempiono tutti gli italiani di orgoglio, lavorando per la sicurezza di tutti noi, in Italia e nei teatri internazionali.

Il Belgio è un Paese in cui c’è stata una forte emigrazione italiana, fin dagli anni 20 del secolo scorso e in particolare a partire dal secondo dopoguerra, e che ancora oggi accoglie molti italiani presenti nel mondo accademico, nel settore dei servizi così come in quello delle imprese e della ricerca scientifica.

La tragedia di Marcinelle ha avuto un ruolo cruciale nel gettare le fondamenta dell’Europa di oggi e della cittadinanza europea, ispirata ai valori condivisi del rispetto per la dignità umana, dell’uguaglianza, della democrazia e della libera circolazione dei lavoratori.

Valori che oggi, più che mai, sono indispensabili per affrontare insieme le sfide globali e assicurare pace, stabilità, sicurezza, crescita economica, prospettive per i giovani.

La commemorazione di Marcinelle è innanzitutto per tutti noi il dovere della memoria. Un dovere che onoriamo con convinzione ogni anno, anche per rendere omaggio al contributo di tutti gli italiani che sono emigrati all’estero per ragioni di studio o di lavoro e degli italo-discendenti, che con l’iniziativa del “Turismo delle Radici”, parte qualificante del nostro PNRR, vogliamo riavvicinare all’Italia.

A tutti i connazionali all’estero, in questa importante giornata, rinnovo il mio più sincero ringraziamento, per la passione e l’impegno con cui, quotidianamente, continuate a rendere l’Italia sempre più protagonista nel mondo.

INDAGINE SUI RICERCATORI ITALIANI ALL’ESTERO CNR – MAECI

28 settembre 2021 – L’Ufficio IX della Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI, DGSP, Uff. IX) e l’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRPPS) promuovono un’indagine conoscitiva sul tema della mobilità internazionale dei ricercatori e delle alte qualifiche nei diversi campi disciplinari e nei settori pubblico e privato.

Per la realizzazione dello studio, che sarà curato dal CNR e potrà avere un notevole interesse nazionale, i ricercatori italiani che lavorano e risiedono all’estero sono invitati a rispondere a un breve questionario, che servirà per comprendere quali siano stati i fattori che hanno influenzato la decisione di lasciare l’Italia (push factors), quali siano stati  i fattori che hanno attratto all’estero  (pull factors), il ruolo delle reti, i fattori di integrazione nei sistemi di ricerca esteri, l’attuale condizione lavorativa e altri temi di interesse collettivo.

I dati raccolti saranno trattati nel rispetto della normativa vigente in tema di riservatezza (Regolamento UE n. 2016/679). A tale proposito si invitano i ricercatori aderenti a scaricare, leggere e conservare l’informativa inserita nella prima pagina del questionario.

Contiamo davvero sulla vostra collaborazione.

Per partecipare è sufficiente
seguire il link qui sotto:

PaRTECIPA
ALLO STUDIO

L’indagine si propone di approfondire i seguenti temi:

• Analisi dei fattori che hanno influenzato la decisione di lasciare l’Italia (push factors) e i fattori che hanno attratto i nostri connazionali che intendono dedicarsi alla ricerca ad andare nel paese ospite (pull factors).

• Il ruolo delle reti dei ricercatori italiani nei vari paesi e i problemi da affrontare nel paese nel quale lavorano.

• Valutazione dei programmi di collaborazione internazionale nella ricerca.

• Fattori di integrazione nei diversi sistemi di ricerca nazionali. La situazione della mobilità accademica e l’attuale condizione lavorativa.

• Valutazioni sull’efficacia ed utilità delle iniziative promosse dai vari Governi italiani finalizzate ad incentivare il rientro in Italia dei ricercatori che lavorano all’estero.

• Valutazione dell’efficacia e dell’utilità del coordinamento attuato dal Ministero degli Esteri italiano tramite gli addetti scientifici.

Ulteriori informazioni sul progetto alla pagina:

Indagine sui ricercatori italiani allestero